“Quando l’autunno si avvicina” al cinema: sulle donne spesso invisibili

Dopo la commedia "Il mio favoloso delitto" con due giovani ragazze, il regista François Ozon racconta ora di donne spesso invisibili al cinema: una settantenne e una ottantenne. Le amiche Michelle (Hélène Vincent) e Marie-Claude (Josiane Balasko) conducono una vita tranquilla in Borgogna, in Francia. Le loro rughe riflettono le esperienze di vita e un passato complesso e forse incerto.
Michelle non vede l'ora di trascorrere le vacanze autunnali con il nipote, ma dopo un avvelenamento da funghi, la figlia la sospetta di tentato omicidio e le proibisce qualsiasi contatto con la dodicenne. Il figlio di Marie-Claude, un ex detenuto, vuole aiutare la nonna affranta a far cambiare idea alla giovane madre. Non si parlerà qui dei metodi.
La "regista al femminile" Ozon è interessata all'ambiguità dei personaggi e alla loro profondità psicologica. La storia delle due donne è confezionata in un sottile e amorale mix di generi, senza un'adeguata risoluzione giuridica.
Sotto il sole autunnale inizialmente mite, che lentamente proietta un'ombra fredda, e dietro le porte dell'idilliaco villaggio francese, la tensione psicologica aumenta. Niente è come sembra. Si è facilmente fuorviati da lacune, ambiguità e allusioni, dal non detto e dal represso. È davvero superbo come il regista Ozon si astenga dal giudicare il bene e il male nella zona grigia del giusto e dello sbagliato.
“Quando l’autunno si avvicina”, regia di François Ozon con Hélène Vincent e Josiane Balasko, 102 minuti, FSK12, nei cinema il 28 agosto.
rnd